Ho tradotto un topic che mi è parso molto interessante, dalla sezione americana del forum. Questo topic riprende il tema dell'alimentazione ed offre alcuni spunti interessanti che mi piacerebbe condividere con voi.
E' una risposta che ha dato mesocosm un utente sempre molto preparato.
Perdonatemi eventuali errori di traduzione.
mesocosm
Saluti a tutti!
Quote:
In generale no, e si. Il sistema ZEOvit è, almeno in parte, un generatore di "microplankton/bacterioplankton". I batteri e la “melma”che sono centrali nel metodo Zeovit sembra che servano come fonte di nutirenti non fotosintetici per i nostri coralli.
Quote:
Considerate che…..
Mi pare che la “melma” ed I batteri (... ed altri ma non documentate micro-animali... come i ciliati ...) associati con il metodo zeovit ricadano... almeno in via generale... rispettivamente nelle categorie di "materiale particolato organico " e "microzooplankton".
Inoltre ...
I processi e I percorsi biochimici che forniscono nutrizione essenziale non-fotosintetica ai nostril coralli sono ancora poco conosciute e comprese. Ma, nonostante ciò, qualche cosa oltre alla fotosintesi avviene nei nostril coralli... in particolare nel contesto del metodo Zeovit.
Due pensieri,...
Primo: il concetto “povero di nutrienti”, quando applicato all’acqua marina naturale (NSW – Natural See Water) è IMO, in qualche modo fonte di confusione…. Ma non in termini di chimica dell’acqua. La NSW è essenzialmente priva di nutirenti a base di azoto, come NH3/NH4, NO2, NO3 ... etc ... ed è quindi chimicamente "povera di nutrienti". Nonostante questo, la NSW contiene... a seconda della regione (latitudine) e della stagione ... al di sopra di decine di migliaia di organismi cellulari (... microzooplankton e bacterioplankton – chiamati collettivamente "microplankton" ...) per ml. Questo non si può propriamente definire un ambiente biologicamente “povero di nutrienti”. Gli habitat del reef non sono dei deserti nutrizionali, indipendentemente dalla chimica dell’acqua.
Secondo: la presenza di tali e tante “quantità” di nutrienti sotto forma di organismi cellulari ha almeno il potenziale per formare la base di una piramide/rete di cibo molto nutriente. Qualsiasi materiale organico particolato che viene introdotto in questa “rete”... cyclopeeze, golden pearls, uova di ostrica... ha il potenziale di generare un incremento di produttività attraverso “la rete”. Mentre continua a rimanere in discussione se i coralli ricevano un beneficio nutrizionale diretto da questi supplementi, io credo che non ci si dovrebbe sorprendere se si scoprisse che tali supplementi nutrano I coralli in via indiretta... attraverso la spinta alla crescita della popolazione/disponibilità di bacterioplankton che direttamente “nutrono” i coralli.... E’ forse necessario menzionare che ci sono persone con maggior credibilità di me in altri cyber-spazi che apparentemente sarebbero sorpresi di questo... prendetela per ciò che vale (n.a. prendetela non come una prova scientifica ma come argomento di possibile discussione).
Dopo aver detto questo, l’accumulo di materiale particolato organico... cyclopeeze, golden pearls, uova di ostrica... è problematico nel metodo Zeovit. L’introduzione di riserve di azoto supplementare... con le loro riserve di fosfati supplementari ... non mi pare una grande idea all’interno del contesto del sistema Zeovit.
Ora, se stiamo però parlando della somministrazione di phytoplankton vivo, rotiferi vivi, e copepodi vivi... in piccole quantità e monitorando da vicino la performance del sistema... be ... questo, mi pare, è una “mandria” di micro-animali completamente diversa...
... Ancora una volta, sono uno ZEOEretico, alla fine
JMO
_______
Mat
E' una risposta che ha dato mesocosm un utente sempre molto preparato.
Perdonatemi eventuali errori di traduzione.
mesocosm
Saluti a tutti!
Quote:
Voi che utilizzate il metodo Zeovit date da mangiare ai vostri SPS o il Metodo Zeovit produce già il cibo per gli SPS?
Quote:
Idee?
Quote:
Durante il giorno in un reef naturale, sembra che virtualmente nessuna forma di zooplankton di dimensioni considerevoli raggiungerebbe i coralli. Nonostante ciò, questa area sarebbe inondata da una pioggia diffusa di materiale particolato organico derivante dalle feci dei pesci, materiale dissolto e microzooplankton. Molto di questo materiale è prodotto nell’habitat immediatamente adiacente al reef, dall’azione dei pesci planktivori, ... (Alldredge, 1972), ma contiene anche altri componeneti (Alldredge and Silver 1988).
Estratto da:
Feeding the Reef Aquarium, A New Paradigm. By Dr. Ron Shimek (2002-2003).
http://reefkeeping.com/issues/2003-...ature/index.htm
Durante il giorno in un reef naturale, sembra che virtualmente nessuna forma di zooplankton di dimensioni considerevoli raggiungerebbe i coralli. Nonostante ciò, questa area sarebbe inondata da una pioggia diffusa di materiale particolato organico derivante dalle feci dei pesci, materiale dissolto e microzooplankton. Molto di questo materiale è prodotto nell’habitat immediatamente adiacente al reef, dall’azione dei pesci planktivori, ... (Alldredge, 1972), ma contiene anche altri componeneti (Alldredge and Silver 1988).
Estratto da:
Feeding the Reef Aquarium, A New Paradigm. By Dr. Ron Shimek (2002-2003).
http://reefkeeping.com/issues/2003-...ature/index.htm
Mi pare che la “melma” ed I batteri (... ed altri ma non documentate micro-animali... come i ciliati ...) associati con il metodo zeovit ricadano... almeno in via generale... rispettivamente nelle categorie di "materiale particolato organico " e "microzooplankton".
Inoltre ...
Quote:
Il materiale particolato organico si trova in tutte le acque marine naturali ed è comune anche nei nostri acquari. Spesso le particelle sono così piccole da non essere visibili ad occhio nudo. Tali particelle sono piccoli concentrati (blob) di materiale organico, e sono ricoperte di batteri che le digeriscono. Altre particelle simili possono semplicemente essere di origine batterica. I batteri sono una fonte di nitorgeno utilizzabile molto buona, perché le cellule batteriche hanno un rapporto maggiore di nitrogeno rispetto al carbonio in confronto ad altre cellule di origine animale o vegetale. Le particelle che formano il materiale particolato organico sono spesso piccolo e la maggior parte di bacterioplankton è ancora più piccolo, così due domande sono spontanee. Primo, i coralli si cibano attivamente di questo materiale e, secondo, c’è abbastanza di questo materiale che scorre attraverso il reef corallino per rappresentare una fonte di nutrimento? La risposta ad entrambe queste domande è un sonoro “SI” !!
Estratto da:
Feeding Begets Food, 1, or… Food Production By Design, How A Deep Sand Bed Can Produce Food For Reef Inhabitants. By Dr. Ron Shimek
http://www.dtplankton.com/sandbeds.htm
Il materiale particolato organico si trova in tutte le acque marine naturali ed è comune anche nei nostri acquari. Spesso le particelle sono così piccole da non essere visibili ad occhio nudo. Tali particelle sono piccoli concentrati (blob) di materiale organico, e sono ricoperte di batteri che le digeriscono. Altre particelle simili possono semplicemente essere di origine batterica. I batteri sono una fonte di nitorgeno utilizzabile molto buona, perché le cellule batteriche hanno un rapporto maggiore di nitrogeno rispetto al carbonio in confronto ad altre cellule di origine animale o vegetale. Le particelle che formano il materiale particolato organico sono spesso piccolo e la maggior parte di bacterioplankton è ancora più piccolo, così due domande sono spontanee. Primo, i coralli si cibano attivamente di questo materiale e, secondo, c’è abbastanza di questo materiale che scorre attraverso il reef corallino per rappresentare una fonte di nutrimento? La risposta ad entrambe queste domande è un sonoro “SI” !!
Estratto da:
Feeding Begets Food, 1, or… Food Production By Design, How A Deep Sand Bed Can Produce Food For Reef Inhabitants. By Dr. Ron Shimek
http://www.dtplankton.com/sandbeds.htm
I processi e I percorsi biochimici che forniscono nutrizione essenziale non-fotosintetica ai nostril coralli sono ancora poco conosciute e comprese. Ma, nonostante ciò, qualche cosa oltre alla fotosintesi avviene nei nostril coralli... in particolare nel contesto del metodo Zeovit.
Due pensieri,...
Primo: il concetto “povero di nutrienti”, quando applicato all’acqua marina naturale (NSW – Natural See Water) è IMO, in qualche modo fonte di confusione…. Ma non in termini di chimica dell’acqua. La NSW è essenzialmente priva di nutirenti a base di azoto, come NH3/NH4, NO2, NO3 ... etc ... ed è quindi chimicamente "povera di nutrienti". Nonostante questo, la NSW contiene... a seconda della regione (latitudine) e della stagione ... al di sopra di decine di migliaia di organismi cellulari (... microzooplankton e bacterioplankton – chiamati collettivamente "microplankton" ...) per ml. Questo non si può propriamente definire un ambiente biologicamente “povero di nutrienti”. Gli habitat del reef non sono dei deserti nutrizionali, indipendentemente dalla chimica dell’acqua.
Secondo: la presenza di tali e tante “quantità” di nutrienti sotto forma di organismi cellulari ha almeno il potenziale per formare la base di una piramide/rete di cibo molto nutriente. Qualsiasi materiale organico particolato che viene introdotto in questa “rete”... cyclopeeze, golden pearls, uova di ostrica... ha il potenziale di generare un incremento di produttività attraverso “la rete”. Mentre continua a rimanere in discussione se i coralli ricevano un beneficio nutrizionale diretto da questi supplementi, io credo che non ci si dovrebbe sorprendere se si scoprisse che tali supplementi nutrano I coralli in via indiretta... attraverso la spinta alla crescita della popolazione/disponibilità di bacterioplankton che direttamente “nutrono” i coralli.... E’ forse necessario menzionare che ci sono persone con maggior credibilità di me in altri cyber-spazi che apparentemente sarebbero sorpresi di questo... prendetela per ciò che vale (n.a. prendetela non come una prova scientifica ma come argomento di possibile discussione).
Dopo aver detto questo, l’accumulo di materiale particolato organico... cyclopeeze, golden pearls, uova di ostrica... è problematico nel metodo Zeovit. L’introduzione di riserve di azoto supplementare... con le loro riserve di fosfati supplementari ... non mi pare una grande idea all’interno del contesto del sistema Zeovit.
Ora, se stiamo però parlando della somministrazione di phytoplankton vivo, rotiferi vivi, e copepodi vivi... in piccole quantità e monitorando da vicino la performance del sistema... be ... questo, mi pare, è una “mandria” di micro-animali completamente diversa...
... Ancora una volta, sono uno ZEOEretico, alla fine
JMO
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Mat
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